Una delle domande più frequenti che ci vengono poste fin da piccoli è: "cosa vorresti fare da grande?" A un'età tra i sei e gli otto anni la risposta, più delle volte, corrisponde a diverse opzioni dettate da quel "fil rouge" che circonda la quotidianità del bambino. Con il passare del tempo la stessa domanda assume un'importanza differente e la risposta ne definisce la vera ambizione, l’ obiettivo, quindi, che si è prefissati di raggiungere!
Una volta i mestieri erano pochi ed esclusivamente maschili, al giorno d'oggi, invece, troviamo tantissime professioni che rispecchiano una società la quale, grazie all'emancipazione femminile, permette alla donna di inseguire qualsiasi sogno: dall' ingegnere al tassista, dalle forze dell'ordine al giardiniere, dal panettiere all' artista.
Sì, l'artista!
Se lo siete anche voi non vi sarà di certo mancata l'occasione di sentirvi dire: "Sì, ma di lavoro che fai?" Un classico!
Come se l'essere artista non fosse un lavoro, peccato che molti non sappiano, o ignorino, quanto studio e sacrifici ci siano dietro. Se poi a scegliere tale percorso è una donna, inoltre, si aggiungono ben altre difficoltà.

Essere un'artista donna è particolarmente difficile. Che sia il settore della Tv, del cinema o della musica, resta comunque un mondo spesso corrotto e ancora pieno di pregiudizi. Per entrare nel mondo dello spettacolo, ahimè, non sempre basta il talento; ci sono state donne che hanno subìto abusi o molestie in cambio di un ruolo.
È davvero impensabile che, ancora oggi, in una società dove si continua a lottare per la parità di genere, le donne si ritrovino a subire violenze di questo tipo. Sembra un paradosso: una vita di lotte per ottenere gli stessi diritti e poi in un attimo frantumarli per cercare di realizzare un sogno, ostacolato per giunta da uomini senza alcun rispetto e sensibilità.
Un mondo non facile in cui la donna troppo facilmente rischia di essere strumentalizzata e usata come un oggetto.
Ma ne vale davvero la pena "vendersi" per un sogno? Purtroppo molte donne pur di realizzarlo sono disposte a tutto, andando anche oltre la propria dignità.

Con molto disgusto, ad esempio, ho letto qualche settimana fa che una cantante lirica spagnola, rimasta anonima, ha accusato di molestie il tenore Placido Domingo per episodi accaduti negli anni duemila. La cantante ha spiegato di aver avuto paura di parlarne prima, per il timore di avere conseguenze negative alla sua carriera, ma che grazie alle donne che prima di lei hanno raccontato la loro esperienza, ha trovato il coraggio di farlo; a quanto pare non era l'unica!
Anche la soprano uruguaiana Luz Del Alba Rubio ha denunciato Domingo per le molestie subite, da lei considerate "il prezzo da pagare", almeno fin quando non ha trovato il coraggio di ribellarsi:
"Non posso dare un bacio se non me la sento. Il mio canto, la mia preparazione non sono sufficienti ? Devo fare questo per farmi valere?".
La reazione di Domingo fu quella di arrabbiarsi molto e risponderle:
"Peccato, avresti potuto fare una bella carriera”.

Jennifer Lopez, invece, confessò in un talk show di aver subìto molestie durante la sua carriera da un regista ma lei riuscì a rispondergli a dovere. Nello stesso programma la cantante lanciò un messaggio a tutte le donne: "Se ti arrendi, quella persona si sentirà libera di fare ciò che vuole senza paura di subire conseguenze ".
La soluzione è solo una: bisogna denunciare a voce alta difendendo la propria dignità, il proprio valore di donna, il proprio sogno. Bisogna far capire a chi sceglie di entrare nel mondo dello spettacolo, ma non solo, di aprire gli occhi e la mente per raggiungere onestamente e in maniera più degna i propri obiettivi.
Essere Donna é già un arte, ecco il mio augurio a tutte voi:
“Non sarà la via, apparentemente, più facile a fare di te un artista bensì il tuo "essere".
Decidi qual'è il tuo sogno, vai dritta verso di esso scegliendo sempre di essere una DONNA e non un oggetto.”

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