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Immagine del redattoreLuigia Tamburro

Focus su Giovanni Truppi: Chi é? e perché é un vero esempio da seguire?

Aggiornamento: 3 mar 2022



Oggi mi voglio concentrare in maniera più dettagliata su questo cantautore che, prima dell'annuncio di Sanremo, mi era completamente sconosciuto.

Quello che sappiamo di lui è che, oltre ad essere un cantautore e un polistrumentista, è anche uno scrittore di racconti.

Dai titoli dei suoi album e dai testi delle sue canzoni si evince una sensibilità ed una raffinatezza dell'animo che deriva dalle atmosfere e dalla poesia del mondo da cui proviene: la città di Napoli.

Il suo modo di sentire, il suo modo di vedere le cose non può che essere influenzato dalla magia di un luogo senza tempo. Per capire ciò di cui sto parlando vi consiglio vi vedere il film E' stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino che ci dà uno spaccato molto interessante e poetico su questa città.

Giovanni Truppi è un artista che bisognerà seguire con molta attenzione per i lavori che ogni volta crea, utilizzando non solo la musica, ma l'arte in maniera totalizzante.


Adesso vi faccio alcuni esempi che stanno a dimostrare quanto questo cantautore crei delle opere d'arte complesse e articolate di cui lo spettatore vive soprattutto un'esperienza visiva, oltre che sonora.

I brani di Giovanni Truppi non sono quindi solo destinati all'ascolto, ma sono vere e proprie performance in cui si prediligono il fascino, l'incanto ed il miracolo di continuare ad essere uomini e donne civili, con un'umanità che apre le voragini ed esplora gli abissi di se stesso e dell'altro.


CONOSCERSI IN UNA SITUAZIONE DI DIFFICOLTA'

Analizziamo questo brano che già dal titolo ci fa comprendere che si tratta di un brano che va a sondare i rapporti tra gli esseri umani e va a sviscerare il significato profondo dell'incontro e dello stare insieme in una situazione scomoda, difficile appunto.

E come rappresenta tutto questo il cantautore? con un'immagine medievale, cavalleresca, arcaica e mitica di due cavalieri che sono pronti a combattere insieme l'ignoto, rappresentato dalla foresta e a liberare i prigionieri, ovvero coloro che sono ancora schiavi della paura.

Incontrarsi e rapportarsi all'altro vuol dire dare la propria solitudine all'altro, farlo entrare nel proprio mondo interiore, fidandosi di tutto, sia dei silenzi, che delle parole, mostrando senza timore chi si è stati ieri e chi si è diventati oggi. La difficoltà, la paura viene rappresentata attraverso lo scontro, il conflitto, che a volte può ferire, ma allo stesso tempo guarire.


L'UNICA OLTRE L'AMORE


Ancora una volta un brano da percepire e da assaporare con tutti i cinque sensi. Un brano che fa risvegliare in noi chi siamo veramente e da dove veniamo. Giovanni Truppi ci ricorda che possiamo avere qualsiasi forma di cultura, diversità fisica, materiale, qualsiasi pregiudizio, ma alla fine avremo sempre quell'unica cosa che ci accomuna oltre l'amore, ovvero il nascere ed il morire, il far parte della natura in maniera ancestrale e cosmica. Questo brano è un esempio di commistione tra musica, testo e arti visive.


Non mi dilungo più di tanto, perché voglio lasciarvi la curiosità di conoscerlo da soli e farvi una vostra idea di questo artista che ha unito la profondità delle sue origini partenopee all'avanguardismo bolognese, città in cui vive nel presente.

Giovanni Truppi è uno dei concorrenti del Festival di Sanremo che io consiglio di tenere molto in considerazione, in quanto nella sua semplice comunicazione arriva dritto al cuore delle persone e ci fa ritrovare gli elementi fondamentali del sentire umano in un periodo in cui è facile sentirsi frammentati nella nostra società.


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