Dal catalogo di help-Music.com
- di dove sei e come la tua città ti ha influenzato artisticamente?
Sono della provincia di Treviso, Trevignano per essere precisi, in cui ho trovato lo spunto per le storie che racconto nelle mie canzoni, non solo attingendo dai fatti del mio paese ma spaziando in tutta la provincia, tra vicende personali e storie raccontate da altre persone, persone che quando cominciano a raccontarti di se stess, aprono un mondo che spesso non pensiamo nemmeno possa esistere o immaginare!
- Raccontaci il tuo percorso musicale dalle origini fino ad oggi.
Ho iniziato a studiare il metodo per suonare l’organo, anche se in realtà ho sempre usato la tastiera, quando ero ragazzino, suonando tutto ciò che mi capitava, dai Beatles, Bob Dylan, Gianni Morandi, ai canti popolari! Mi è sempre piaciuto scrivere le mie cose, sia i testi che la musica, approfondendo un lavoro di ricerca fino a farle diventare “vere”, credibili anche a chi le ascolta!
- Quando hai capito di voler fare questo mestiere/di avere questa passione?
Quando ho iniziato, a 12 anni. Con la mente sempre proiettato nel voler realizzare i miei brani originali, parola dopo parola, ricercandone frasi, similitudini, metafore, per rendere ogni canzone qualcosa di più intrigante. Ancora oggi quando scrivo dico una cosa che in realtà non è esattamente come appare all’apparenza .
- Da cosa ti sei lasciato ispirare per scrivere il tuo brano?
Il mio brano nasce descrivendo ciò che mi succede nella vita. Sono più situazioni, rivolto a più soggetti, non mi sto confrontando con una sola persona, ma con tutte quelle che in qualche modo assumono l’atteggiamento descritto nel brano.
- Descrivici il processo creativo che ti ha portato alla produzione finale dell’inedito.
A questo brano ho dedicato diverso tempo, inizialmente scritto con una linea melodica diversa, con un ritornello più soft, poi un piccola modifica di qua, un’altra di la, l’ho infine portato allo stato attuale. Non è un lavoro fatto di getto, come viene, viene! È stata una ricerca continua, dal sound, ispirato liberamente agli anni 70 e 80, alle parole, per adattarle alla linea melodica. In collaborazione con il progetto di musica elettronica denominato Lupus Ludio.
- Di cosa parla e perché?
“Ci pensi o no?”, è la richiesta (inutile) alle persone che senza alcun rispetto e tantomeno cognizione di causa, si permettono di parlare per niente dei problemi e dei guai che colpiscono altre persone. Si potrebbe tradurre semplicemente con un “che cavolo vuoi? Fatti gli affari tuoi!”, ma troppo lunga come frase per essere percepita fino alla fine. Parlo di questo argomento perchè è un tema che ultimamente emerge spesso nella mia vita, e ho trovato riscontro di questo “fastidio” anche in altri miei estimatori.
- Hai mai fatto un concerto dal vivo? Se si, come si struttura una tua performance live?
Certamente! Propongo varie soluzioni per i miei live, a seconda della location:
-band al completo, ovvero basso, batteria, chitarra, in cui sprigiono tutta la mia energia;
-in trio, cioè basso, batterie ed io alle tastiere (oltre ovviamente a cantare); -in duo, sia acustico, con chitarra acustica, io voce e tastiera, sia più “movimentato” con batteria e basso della tastiera e chitarra elettrica.
- Raccontaci una giornata tipo nel tuo mondo.
E’ una giornata impegnativa che inizia molto presto. Oltre al lavoro che mi impegna un terzo della giornata, nel tempo rimanente seguo i miei figli (due) nelle loro passioni, sport e musica. Finito ciò, ad un orario decente, mai prima delle 20:00 comunque, si cena, e, salvo riunioni di scuola o impegni extra dei ragazzi, dedico almeno un paio d’ore alla produzione di brani nuovi, sia nella scrittura che nella composizione. Poi li provo nei fine settimana. Finalmente poi si va a dormire, per poi ricominciare.
Questa è la giornata tipo…riassumibile in settimana tipo!
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