Sono sempre più frequenti i casi di violenza, fisica e verbale; parliamo spesso di cyberbullismo e di comportamenti scorretti sia tra le mura scolastiche che in quelle urbane.
Il più delle volte tutto ha inizio nel contesto domestico: genitori assenti, adulti che non possiedono gli strumenti economici, culturali ed educativi adeguati alla normale crescita di un figlio.
Una mancanza di risorse che grava sul futuro di molti ragazzi/e che per sopperire al vuoto di un traguardo incerto o segnato dall’infelicità cercano sprazzi di lucidità nel compiere atti vandalici e criminali.
Talvolta a venir meno sono proprio le cure e le attenzioni degli adulti, che presi sempre di più egoisticamente dalle loro situazioni lavorative o dalla loro complessa e contraddittoria vita sentimentale perdono di vista il dialogo vero, autentico e costruttivo.
Il crescente e massiccio uso del web come fonte inesauribile e inconfutabile di sapere ha generato e produce nella mente delle persone una distorta e deviata percezione della realtà.
Ed è così che un bambino/adolescente con un libero accesso ai social media (Tik Tok / Instagram etc…) si fa un’idea del tutto fallacia e dissociante di ciò che lo circonda e delle relazioni che ha.
Quali soluzioni adottare? Vi presentiamo Il progetto annunciato dall’organizzazione ed Ente Sung Shan Kung Fu ad alto scopo .

L’Ente mette in evidenza e pone al centro dell’attenzione l’individuo come soggetto attivo; pertanto, oltre all’iniziativa legata alla disciplina sportiva del kung fu, che l’organizzazione propone come percorso non solo interessato al benessere fisico, ma anche spirituale, l’Ente ha l’obiettivo di avvicinare le persone ad iniziative umanitarie che coinvolgono alla collaborazione ed al bene collettivo.
In questo modo, dall’apatia della strada e dal terrore del qualunquismo, molti ragazzi hanno la possibilità di ritrovare loro stessi, ispirati da un percorso volto a costruire la concentrazione, l’equilibrio e la partecipazione attiva nel
mondo e magari percorrere una strada, inseguire una passione che mai sarebbero stati in grado di scegliere o riconoscere.
Di seguito possiamo osservare alcune foto che testimoniano sia il disastro provocato dall’alluvione in Toscana, ma anche l’impegno ed il coraggio di chi è venuto volontariamente in soccorso nelle zone colpite.




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