Cercherò di esprimere le mie emozioni sull’ultima fatica di Marco Mengoni: “Materia Prisma” che racchiude in sé spunti e influenze presenti nei due album precedenti.
Fin dalla pubblicazione di “Materia Terra” Marco Mengoni ci aveva avvertiti che il progetto sarebbe stato in continuo divenire, dando forma a una trilogia.
Del secondo capitolo “Materia Pelle” ho già trattato ampiamente, per chi volesse leggere l'articolo questo è il link:
https://www.webradioitaliane.it/post/marco-mengoni-materia-pelle-il-secondo-capitolo-della-trilogia-e-il-terzo.
Reduce dalla vittoria dell’ultima edizione di Sanremo 2023 con in brano “Due vite” e successivamente ottenendo un ottimo posizionamento all’ Eurovision Song Contest a Liverpool, il 2023 per Marco Mengoni è partito col botto. Incredibile ma vero è riuscito a mantenere la promessa fatta ai suoi fan e, in generale, al pubblico che lo segue da sempre: la trilogia ha un nome, un’immagine ed una musica che, insieme, completano e danno un significato più profondo e introspettivo dell’animo dell’artista.
La metafora usata con “Materia Prisma” spiega come quotidianamente veniamo attraversati da fasci di luce bianca (le esperienze) che poi rilasciamo in forme e colori diversi. La nostra vita lascia il segno nel corpo e nell’anima, ciò che siamo è il risultato degli sbagli, delle cadute, dei rimpianti e dei rimorsi. Sofferenze e solitudine lasciano a volte spazio a desideri e speranze che in brani come “Fiori d’orgoglio” si ascoltano rapiti dal ritmo e dal significato.
Produzioni e collaborazioni nuove stupiscono chi ascolta l’intero album che non si può negare faccia trasparire sentimenti quali la rabbia e la comprensione e consapevolezza di errori. Una timida possibilità di recuperare qualcosa che è andato perso, avere l’opportunità di rimediare a scelte fatte fraintendendo la situazione che si stava vivendo per poi accettare il fatto che spesso ci troviamo tra i dannati della terra (The Damned of the Earth).
La paura di lasciare andare la vita come deve essere e la decisione di farsi lasciare indietro (“Lasciami indietro”) crea in Marco Mengoni un “buco nell’anima” che per assurdo gli fa cantare la strofa “Io magari questa volta ti seguirò”. Frase che capovolge, dal mio punto di vista, l’intera traccia, lasciando uno spiraglio ad un possibile recupero.
Mengoni, come dice lui stesso, non si sente un eroe e preferisce definirsi come una nuvola (“Due Nuvole”), una nuvola talvolta accarezzata dal sole e, in altre occasioni, attraversata da temporali.
La tensione emotiva si percepisce al primo ascolto: l’incertezza e l’ansia di non trovare un complice in un mondo caotico, ingiusto e irrequieto cattura l’attenzione di chi da peso alle parole. Anche la hit estiva “Pazza Musica” feat. Elodie ha un testo che può far riflettere “Finché si vede il mare non stiamo poi così male” denotando un malessere di base nei momenti più oscuri dove l’unica nostra compagna è la solitudine. Allora forse è il caso di dire che sarebbe bello pensare che “Siamo ragazzi perduti che si sono riconosciuti al primo sguardo” (Un’altra storia) credendo sia possibile ancora innamorarsi nonostante tutto.
Sono molti i sentimenti trattati nell’album e i riferimenti precisi alla natura non mancano: dall’universo alla luna, fino a inserire in più di una canzone i fiori che stemperano spesso il messaggio diretto di Marco Mengoni. Secondo il mio parere la sua scrittura, almeno in questa trilogia, è più realistica non perdendo in ogni caso la sua vena a tratti romantica. Pur prevalendo concetti forti ad ogni traccia si può dare un significato non del tutto triste o negativo: la speranza credo sia uno dei fili portanti di “Materia Prisma” e Marco Mengoni non ha paura di “… Ballare con i tuoni” (“Incenso”).
L’intero album è una lotta con il proprio "Io", lotta che si vive sia da svegli sia durante esperienze oniriche così reali e realistiche da non farci capire che stiamo dormendo.
Solo da svegli, come accade per Marco Mengoni, ci rendiamo conto di aver vissuto un sogno a volte troppo realistico.
Due visioni dunque, una da svegli ed una da sogno.
E' proprio il numero Due ad essere al centro della trilogia (Due destini non era certo un caso...), l’artista ha voluto ricreare una realtà tradotta in più punti di vista, il suo e quello di tutte le altre persone, un confronto continuo che si esprime nel lavoro e nella vita di tutti i giorni.
Lo sguardo di Marco Mengoni cambia a seconda delle circostanze: guarda alto in cielo in “Materia Terra”; guarda in basso in “Materia Pelle” e guarda dritto davanti a sé in “Materia Prisma” cercando di trovare l’equilibrio effimero che fa di lui un ragazzo di una generazione precaria ma spesso bellissima.
Venerdì 22 settembre 2023 Marco Mengoni ci ha inoltre stupiti pubblicando una versione inedita di "Un'altra storia" (feat. Franco126). Grazie al videoclip, semplice ma d'effetto, l'idea di fondo della canzone viene narrata in una relazione fatta di ombre, disperazione e amore vero.
-Informazioni concerti-
Il tour in Italia “Marco Mengoni negli stadi” è partito da Bibione, presso lo stadio comunale il giorno 17 giugno 2023 ed è terminato alla grande al Circo Massimo, Roma il giorno 15 luglio 2023.
Di seguito le date del tour europeo.
18 ottobre 2023, Barcellona, Sant Jordi Club;
21 ottobre 2023, Bruxelles, Forest National;
23 ottobre 2023, Amsterdam, Afas Live;
25 ottobre 2023, Parigi, Zénith Paris - La Villette;
27 ottobre 2023, Francoforte, Jahrhunderthalle;
29 ottobre 2023, Vienna, Gasometer;
31 ottobre 2023, Zurigo, Hallenstadion;
2 novembre 2023, Monaco, Olympihalle.
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