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Katy Blacksmith ci illustra il suo romanzo: “Bestia di Pterr”

Il romanzo di fantascienza “Bestia di Pterr” fa ragionare molto sui concetti di vita, speranza e libertà e fa scoprire un mondo alieno grazie alle descrizioni minuziose dell’autrice Katy Blacksmith.


La protagonista è Sara una ragazza che durante una passeggiata in montagna viene rapita da una specie aliena, le Sa-charr. Specie solo femminile, le cui appartenenti sono dedite al commercio; le incontriamo dopo che hanno fatto razzia di diverse specie terrestri allo scopo di rivenderle a prezzi spropositati.

Sara è uno di questi esemplari, mantenuta sedata per quasi tutto il tempo. Durante gli sporadici risvegli si renderà conto di avere la testa intrappolata in un casco metallico che, oltre a tenerla bloccata, le impedirà di riconoscere l'ambiente circostante, rendendo la sua esperienza ancora più spaventosa.

Da qui iniziano la sua avventura e il suo percorso di crescita che la porteranno a rivalutare la sua vita passata e a scoprire la forza e il coraggio che non avrebbe mai pensato di dover tirar fuori, visto il suo stile di vita sulla terra. Sara, infatti, è la tipica ragazza snob, frivola, senza reali preoccupazioni, che non disdegna distribuire commenti sprezzanti gratuiti. Sara verrà venduta a prezzo esorbitante a un losco individuo al quale viene spacciata per una guerriera.


Ha inizio per lei il periodo più difficile: le cicatrici che si porta addosso e la sfigurano la costringono a prendere atto della realtà. Non è più la ragazza bella e coccolata, viziata e ammirata, ma viene trattata e considerata alla stregua di un animale, una bestia che non ha neppure il diritto di ribellarsi, tanto da subire frequenti disattivazioni motorie a opera di un inibitore muscolare. Sara è quindi completamente soggiogata all’interno della nave, un ambiente squallido e sporco in cui non esistendo una reale alternanza giorno - notte non potrà neppure tenere conto del tempo.


Sola, in un luogo di cui non conosce né la lingua né gli usi e, con la sensazione di essere costantemente in pericolo, Sara escogiterà ogni trucco per affrontare la difficile prova psicologica, fino ad aggrapparsi al ricordo di chi, nella sua infanzia, le dava il coraggio per affrontare situazioni inaspettate. In questo modo troverà uno spiraglio di luce che la condurrà a provare un sentimento di speranza. Il suo desiderio, che la accompagna in ogni situazione e scelta, è quello di dimostrare di non essere una bestia, bensì un essere in grado di autodeterminarsi. Attraverso l'esperienza che la traumatizza e terrorizza diventerà una persona nuova, trasformata dentro e fuori, migliore e più matura.


“Bestia di Pterr” si legge velocemente perché il ritmo alterna eventi straordinari a descrizioni minuziose, il lessico è forbito e, dove necessario, tecnico senza essere scostante, con una evidente attenzione a evitare errori. Leggerlo fa immergere i lettori in una storia che per la scrittrice Katy Blacksmith risulta plausibile. L’immaginazione non le manca e la sua voglia di scrivere l’ha portata a terminare le ultime pagine di quello che sarà il sequel.


Io consiglierei questo libro anche a chi si approccia per la prima volta al fantasy poiché i molteplici significati contenuti in esso danno spunto a riflessioni importanti.

In un istante tutto può cambiare e solo cambiando e adattandoci alla nuova realtà siamo obbligati a lasciare la nostra zona di comfort. Le priorità cambiano e fortunatamente tutto va meritato e guadagnato.

Concludendo quello che non ci uccide ci rende più forti, scaltri e forse migliori. L’autodeterminazione di Sara la fa evolvere in modo del tutto imprevedibile ed è impossibile non tifare per lei e per il suo costante desiderio di emancipazione e libertà.





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