- di dove sei e come la tua città ha contribuito a sviluppare una tua sensibilità?
VENGO DA MONTEIASI, UN PICCOLO PAESE IN PROVINCIA DI TARANTO. ED ESSENDO UNA PICCOLA REALTÀ DEMOGRAFICA È QUASI IMPROBABILE CHE LA GENTE NON SI CONOSCA. MA LA COSA PIÙ BELLA È CHE A POCHI KM DI DISTANZA C'È IL MARE, DOVE HO PASSATO E PASSO I MIGLIORI ATTIMI DI LIBERTÀ. NON PER NIENTE MOLTE DELLE MIE CANZONI SONO NATE LI, PASSEGGIANDO SULLA PICCOLA SPIAGGIA DI MAR PICCOLO.
CREDO CHE ESSERE O NON ESSERE SENSIBILI DIPENDE POCO DAL CONTESTO IN CUI VIVI E MOLTO DA COME TU CONCEPISCI LA VISIONE DI QUEL POSTO
- Raccontaci il tuo percorso musicale dalle origini fino ad oggi.
HO INIZIATO COME, CREDO, INIZIANO UN PO' TUTTI. NELL'ORMAI LONTANO 2003/2004, ADOLESCENTE, NELLA MIA COMITIVA ALCUNI AMICI SUONAVANO GIÀ UNO STRUMENTO E PER GIOCO O PER RIEMPIRE IL NOSTRO TEMPO IN MANIERA COSTRUTTIVA ESSENDO TUTTI APPASSIONATI DI MUSICA, ABBIAMO MESSO SU UNA BAND CON LA QUALE FACEVAMO COVER NELLE FESTE DI PIAZZA E DELLA QUALE FUI FRONTMAN E CHITARRISTA RITMICO FINO AL 2011. NELL'ULTIMO PERIODO AVEVAMO INIZIATO A FARE MUSICA INEDITA PROPONENDO ALCUNI MIEI BRANI, OVVIAMENTE MOLTO ACERBI, ALTEI SCRITTI INSIEME, MA LA COSA INIZIÒ A PIACERMI.
IO GIÀ PER CONTO MIO, SCRIVEVO SU DIARI, TACCUINI, PENSIERI E BOZZE DI CANZONI. DOPO LA ROTTURA DELLA BAND HO DECISO DI CONTINUARE DA SOLISTA E FACENDO UN LAVORO DI PRECISIONE SUI MIEI PEZZI.
NEL 2016 PARTECIPAI AD AREA SANREMO E LA COMMISSIONE MI DIEDE UN BEL GIUDIZIO SUL BRANO PROPOSTO COME SCRITTURA E MI CONSIGLIÒ DI PERFEZIONARE LA TECNICA VOCALE.
PRENDENDO LEZIONI DI CANTO, MIGLIORANDO I TESTI E CAPENDO I PRIMI PASSI DA FARE, NEL 2018 HO PUBBLICATO IL MIO PRIMO ALBUM "INTROSPETTIVA".
DA ALLORA SCRIVO ANCORA, PERCHÉ SCRIVERE MI FA STARE BENE E CONTINUO A LAVORARE SU ME STESSO
- Quando hai capito di voler fare questo mestiere/di avere questa passione?
LA PASSIONE PER LA MUSICA L'HO ASSORBITA DAI MIEI GENITORI, ASCOLTATORI SERIALI DI RADIO. SE LA MEMORIA NON M'INGANNA NON HO MAI VISTO I MIEI FARE QUALCOSA SENZA MUSICA.
POI DA ADOLESCENTE, SONO CRESCIUTO DIETRO IL MITO DI UNA BAND LOCALE ESISTITA NEGLI ANNI '70, IL CUI BATTERISTA È STATO IL MIO VICINO DI CASA, PADRE DEL MIO AMICO D'INFANZIA, DIVENUTO LUI STESSO IL PRIMO BATTERISTA DELLA MIA PRIMA BAND, SEGUENDO LE ORME DEL PADRE.
- Raccontaci l’iter del processo creativo che segui per la creazione di un brano.
A GUIDARMI SOLITAMENTE SONO LE EMOZIONI DEL MOMENTO O UNA STORIA CHE HO VISSUTO O SENTITO. POI PASSO A FORMULARE PENSIERI RANDOM E SOLO QUANDO HO UN QUADRO BEN CHIARO DI COSA VOGLIO RACCONTARE ED ESPRIMERE PASSO AD ORDINARE LA STRUTTURA. MA A VOLTE CAPITA CHE STO ESEGUENDO UN GIRO DI ACCORDI INTERESSANTE E LE PAROLE VENGONO DA SE. OPPURE HO LE PAROLE E DEVO TROVARE UN BELLA MELODIA.
POI UNA VOLTA CHE MI CONVINCE LA DEMO CHITARRA/TASTIERA E VOCE DELLA CANZONE, CHE NELLA MIA MENTE SUONA COMPLETA, SI PASSA IN STUDIO.
- Come è nato il brano ”Lividi, canzoni e bugie?” e di cosa parla?
"LIVIDI, CANZONI E BUGIE" L'ALBUM CHE PRENDE IL NOME DAL SINGOLO NASCE DALL' ESIGENZA DI ESSERE NOSTALGICO, ROMANTICO, SINCERO E LIBERO.
IL BRANO IN SÉ È UN VOLER PARLARE DELL'IMPORTANZA CHE L'AMICIZIA HA AVUTO PER ME NEGLI ANNI DELLA MIA ADOLESCENZA E PER FARLO HO VOLUTO RACCONTARE UN DIALOGO TRA ME ED IL MIO AMICO D'INFANZIA.
RICORDANDO CHE NONOSTANTE LA VITA FA IL SUO, E SPESSO TEMPO E DISTANZE CI DIVIDONO, I PASSI FATTI INSIEME E I NOSTRI LIVIDI, LE NOSTRE CANZONI E LE NOSTRE BUGIE, RESTERANNO PER SEMPRE NELLE NOSTRE FOTOGRAFIE.
- La tua musica quanto trova ispirazione nelle arti visive e performative?
TUTTA LA VITA È UN'ISPIRAZIONE PERCHÉ LA VITA STESSA È ARTE. UN PRETE DURANTE L'OMELIA. PAOLO BONOLIS NEL PRESENTARE UN PROGRAMMA. UN PROFESSORE CHE SPIEGA. UN CAPOSQUADRA CHE DA LE CONSEGNE A LAVORO. E ANCHE VEDERE I CONCERTI O ASCOLTARE UNO SPEAKER ALLA RADIO AIUTA A CAPIRE COME PORSI ALLA GENTE E COSTRUIRE POI UN LIVE PER "VENDERE" AL MEGLIO SE STESSI
- Hai mai fatto un live ed in quale occasione?
NEL MIO PERCORSO HO SEMPRE PROPOSTO LA MIA MUSICA NEL MIO TERRITORIO. HO FATTO I MIEI LIVE IN BAND, MA ANCHE IN DUO ACUSTICO. SPESSO SCENDENDO A "COMPROMESSI" DI INSERIRE COVER IN SCALETTA. PERCHÉ PURTROPPO AIMÉ, C'È LA TRISTE REALTÀ CHE AGLI EMERGENTI CHE VOGLIONO FARE MUSICA INEDITA, NON ESSENDO CONOSCIUTI, NON VIENE SEMPRE CONCESSA LA POSSIBILITÀ DI ESIBIRSI. CERTO È CHE BISOGNA ANCHE PRESENTARE UN BUON PRODOTTO. MA COMUNQUE MALE NON FAREBBE DARE FIDUCIA A CHI FA MUSICA PROPRIA. BISOGNA SEMPRE E COMUNQUE PERSEVERARE, SE SI CREDE IN CIÒ CHE SI FA.
- Come si struttura una tua performance dal vivo?
DIPENDE DAL CONTESTO. FIN ORA SELEZIONAVO LE COVER DI TENDENZA CHE COINVOLGONO IL PUBBLICO PORTANDOLO AD ESSERE PARTE DELLO SHOW MA LA PARTE DELICATA È STATA PRESENTARE ALLA GENTE TRA UNA CANZONE E L'ALTRA QUALCHE MIO BRANO. SAPER DOSARE I TEMPI E GLI EQUILIBRI DELLA SERATA. ORA MI AUGURO DI TROVARE PERSONE CHE SANNO DI ANDARE AD ASCOLTARE LE CANZONI DI DAMIANO FEDELE.
- Raccontaci una tua giornata tipo.
SONO OPERAIO DI PROFESSIONE, COLLAUDATORE DIMENSIONALE. IL CHE M'IMPEGNA 8 ORE AL GIORNO PER 5 GIORNI LA SETTIMANA. TORNATO A CASA LA PRIORITÀ È PORTARE FUORI SIRIUS, IL MIO CUCCIOLO. POI MI RITAGLIO DEL TEMPO PER FARE ESERCIZI VOCALI, SUONARE UN PO' E LEGGERE QUALCHE ROMANZO. FIN ORA ERO PRESO DAL DEFINIRE IL MIO NUOVO LIBRO DI POESIE CHE SARÀ DISPONIBILE NEL 2025. NON SONO MOLTO PRATICO NELL'UTILIZZO DEI SOCIAL. SOLITAMENTE IL TELEFONO LO USO PER APPUNTARMI IDEE.
PENSO SEMPRE COME ESSERE SEMPRE ALL'ATTIVO. MI PIACE GUARDARE I FILM DELLA MARVEL, DELLA DC E DI HARRY POTTER. A VOLTE MI CHIEDO CHE FIGATA SAREBBE PROVAR A FARE IL DOPPIATORE. MI PIACE LA VOCE DI LUCA WARD E DI FRANCESCO PANNOFINO
- Quale artista prendi come modello per le tue canzoni?
HO UNA CONOSCENZA MUSICALE ABBASTANZA VARIA, ANCHE PERCHÉ VADO UN PO' A PERIODI E A GENERI. MA QUASI SEMPRE I MIEI ASCOLTI FANNO CAPOLINEA CON GLI 883, GIANLUCA GRIGNANI, FABRIZIO MORO, LIGABUE, TIROMANCINO, ULTIMO, GAZZELLE, TIZIANO FERRO, EROS RAMAZZOTTI, LAURA PAUSINI, BIAGIO ANTONACCI E TUTTO CIÒ CHE GLI ANNI 90 E 2000 HANNO TIRATO FUORI ANCHE IN TERMINI DI BOY BAND COME ZERO ASSOLUTO, FINLEY, ECC. MA NON DISDEGNO ARTISTI EVERGREEN DEL CALIBRO DI POOH, BATTISTI, BAGLIONI, CALIFANO...
- Come curi il tuo look artistico?
C'È POCO DA CURARE. SONO LO STESSO CHE SONO NEL QUOTIDIANO. CASUAL. FELPA, SNEAKERS E JEANS. MA ANCHE TENDENTE A VOLTE ALL'ELEGANTE CON ABITI E MAGLIONCINO AL POSTO DI CAMICE. IL BERRETTO O CAPPELLO NON DEVE MANCARE MAI. MI ACCOMPAGNA DA SEMPRE. È UN PO' LA MIA "COPERTA DI LINUS".
- Se potessi rinascere quale periodo musicale sceglieresti?
CI PENSO SPESSO E SONO IN DIATRIBA CON ME STESSO. PROBABILMENTE NEGLI ANNI '70, QUANDO LA MUSICA ERA SPERIMENTALE, I CANTAUTORI HANNO FATTO LA LORO ASCESA CON LE COSE DA DIRE, IL MERCATO MUSICALE AVEVA MOLTO MENO PRETESE, SI PENSAVA ALLE CANZONI E NON AL LOOK (O COMUNQUE POCO RILEVANTE), AI CONTENUTI NON ALLA DURATA.
MA POI PENSO CHE IL PERIODO MIGLIORE SAREBBERO GLI '80. PER LA POP MUSIC. PER MICHAEL JACKSON, I GUNS N ROSES, E INIZIARE A FARE MUSICA QUANDO ESISTEVANO I TALENT SCOUT. SE NON ALTRO PER VIVERE A PIENO L'ASCESA DEGLI 883
- Come gestisci l’ansia da prestazione prima di una performance?
NON LA GESTISCO. MI GODO IL MOMENTO PERCHÉ QUANDO IMBRACCIO LA MIA CHITARRA DAVANTI AL PUBBLICO, NON SONO PIÙ INTROVERSO. NON DEVO SOPRAVVIVERE. È IL MIO HABITAT. È QUELLO CHE HO SEMPRE VOLUTO E SOGNATO. SONO DAVVERO: DAMIANO FEDELE, NON SO SE RENDO L'IDEA. SONO IO. SONO VERO. MI SENTO VIVO.
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