Romanzo con sottofondo musicale di De Andre'
Il romanzo “Mille papaveri rossi” di Sergio Badino, illustrazione di copertina di Grazia La Padula, ed. Piemme 2023, già dal titolo mostra lo stretto legame con la canzone di De André “La guerra di Piero”.
La narrazione immagina le vicende di Piero e degli amici Nina e Luigi nel corso degli anni che precedono quel finale che già conosciamo, quando si troverà di fronte un ragazzo come lui ma “con la divisa di un altro colore”.
L’autore, Sergio Badino, genovese, è sceneggiatore e scrittore. Dal 2001 scrive per Topolino e collabora dal 2009 con Sergio Bonelli Editore per le storie di Martin Mystère e Dylan Dog; nel 2012 ha fondato la scuola di scrittura "Studio-Storie", è autore del manuale “Professione sceneggiatore” e di diversi romanzi per adulti e per ragazzi.
Il Piero della canzone si rivolge a "Ninetta mia" mentre muore in una battaglia ed in un’epoca indefinite, simbolo dell’eterna assurdità di qualsiasi guerra. Nel romanzo invece, Badino, ha collocato la vicenda in un riferimento temporale preciso: i protagonisti crescono negli anni dell’ascesa del fascismo, fino all'entrata in guerra a fianco della Germania nazista.
Piero, Nina e Luigi saltano fuori dalle pagine, tridimensionali.
Ci si dimentica fin dalle prime righe che non ci sarà lieto fine e si resta affascinati dalle vicende di questi giovani protagonisti sullo sfondo dell’Italia degli anni Trenta.
Li vediamo andare a scuola, correre nei campi di grano, ragazzini sereni e inseparabili, poi adolescenti irrequieti con la passione per la musica nuova d’oltreoceano - il jazz - e fra le righe percepiamo il dramma calare progressivamente sulle loro esistenze, l’impatto delle leggi razziali sulle relazioni affettive e sociali, il tema della Shoah, fino al totale stravolgimento.
Il timido e gentile Piero, innamorato di Nina, la aiuterà a fuggire, prima di essere mandato al fronte, dove, in un campo di papaveri, andrà incontro al suo destino.
Nel punto esatto in cui convergono canzone e romanzo.
Sergio Badino ha affidato al personaggio di Nina l’importante compito di narrarci l’intera storia. E’ quindi attraverso gli occhi di questa ragazzina dal carattere audace e deciso che riusciamo ad essere presenti, o meglio immersi, nel loro universo, fra bravate come il tentativo maldestro di rubare il miele dalle arnie, tuffi nell’acqua fredda del laghetto, l’odore di cannella del negozio, le note di “St. Louis Blues” ascoltato dal grammofono con il padre; le reazioni di Nina sono la cartina tornasole del cambiamento nella vita dei tre ragazzi e della piccola cittadina di provincia, le discussioni dei genitori, le notizie sempre più preoccupanti sulla guerra alle quali si fatica a credere; e lei le rispecchia con le sue ribellioni, con il suo inutile tentativo di opporsi alla limitazione delle sue piccole e grandi libertà, come il divieto imposto di ascoltare la musica straniera, come il celebre "It Don't mean a thing" che Nina nel romanzo più volte menziona.
Dice l’autore, in un’intervista, che per caratterizzare Piero gli è venuto spontaneo pensare ai personaggi che De André tratteggia nelle sue canzoni “semplici, umili, generosi e dal cuore grande”. E rimarca che la guerra, purtroppo, è ancora di piena attualità: al momento della stesura del libro, da poco la Russia aveva invaso l'Ucraina; a distanza di tempo si è aggiunto anche il conflitto tra Israele e Palestina.
'Mille papaveri rossi' è una lettura adatta ad ogni età, grazie allo stile asciutto e godibile di Badino che sa toccare l’animo degli adulti ma, si spera, possa essere utile ai ragazzi per riflettere su questi temi e prendere consapevolezza degli orrori della guerra.
Il volume, uscito a novembre 2023, è disponibile nel formato a stampa e in versione ebook www.edizpiemme.it
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