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Immagine del redattoreEnrico Bresciani

Mistersiro: niente è per caso!

“Il caos è l’unica cosa che ti spinge a crescere.

È il fedele amico che ti aiuta a essere creativo” (D. Weiden)


Gli incontri che facciamo nella vita non sono mai da considerarsi casuali anche se siamo tutti fortemente abituati al disordine e al caos delle relazioni umane.

Le cose, le situazioni e le persone non ci vengono incontro occasionalmente, ma in base ad un ordine ben preciso che è frutto dell'insieme dei nostri stessi atteggiamenti, delle nostre azioni e dei nostri pensieri, attratti reciprocamente dalla medesima energia che emaniamo.

Ci sono persone che nella nostra vita si fermano per poco tempo e altre che restano per sempre.

Eccovi presentato, per certi versi, il mio modus vivendi, costellato di incontri mai banali e mai di certo per caso, il tutto possibile da quando gestisco un gruppo artistico che decisi di nominare: La Fucina dei Artisti Emergenti.


Iniziamo, allora, questa mia nuova avventura presentando Andrea Rossi, in arte Mistersiro.

Mistersiro è principalmente un bassista ma è anche un artista poliedrico, polistrumentista, cantautore e compositore, amante di tutti i generi, il quale non disdegna l’approccio con la musica sperimentale.


Da quest’ultima passione, ad esempio, nacque un connubio tra lui e un altro musicista, sempre di basso, che gli propose di ispirarsi a delle poesie scritte dal poeta Corrado Covoni.

Corrado Covoni è stato un poeta ermetico e neo-futurista del 900 e alcune poesie sono, infatti, sotto forma di poesia visiva, espressione finalizzata a trasmettere i contenuti tramite le parole e i disegni che sono complementari tra loro.

Immaginate da dove stiamo partendo... da una collaborazione tra due artisti, due bassisti, con la passione per la poesia... le belle note, cosa può nascere se non un "caos puro" ma "non caotico" ?

Dopo questo singolare lavoro, Mistersiro contatta gli eredi del Poeta.

Morale di tutta la storia, nella biblioteca della famiglia Covoni a Roma si trova questo preziosissimo vinile che non è mai stato pubblicato ma a cui la famiglia, con a capo il nipote Flavio, ha voluto custodire per sé.

Nel vinile inciso dai due bassisti, troviamo riferimenti a poeti come Giorgio Caproni, Diego Valeri e Alfonso Gatto.

La ricompensa di tutto non è sempre il denaro ma è l’entusiasmo provato nella creazione di qualche cosa che ti riconduca o venga riconosciuta come un'opera che senti tua.

Tutti gli incontri avvenuti nella vita di Mistersiro hanno sempre seguito un'ordine quasi scritto e prefissato, è incredibile come questi e quanti incastri possano avvenire.

Mistersiro, oltre ad essere un polistrumentista e a calcare i palchi, quindi, come musicista, ha avuto la possibilità di effettuare altre esperienze artistiche, una su tutte: il teatro.

La sua esperienza teatrale nasce quasi per caso grazie ad un progetto in un musical tutto inedito ideato dall'autrice e regista Paola Brolati.

Esperienza ripetuta grazie al "Fuouriposto" piccolo ma intenso avamposto, Teatro di Mestre gestito sempre da Paola.

La sua umile gavetta teatrale nasce proprio in questo teatro, tanto che poi da questo progetto nacque un gruppo di cabaret "La Ghenga Fuoriposto" che diede vite a molteplici progetti teatrali.


Entra sempre più in questo nuovo mondo, insieme ad altri amici musicisti e si imbatte in un arduo progetto con la compagnia "Pauperes", formata da 18 persone, che riuscirà ben presto a far decollare e riempire così molti palchi e teatri.

Una volta ultimato il loro primo Musical, totalmente inedito sia nella musica sia nei testi, arrivarono, infatti, molte prime che li portaranno per oltre ben quattro anni ad esibirsi ininterrottamente

Il tempo e l'esperienza ti forgiano, e così ben presto Mistersiro riuscì ad avere un ruolo sempre più importante al fianco della regista Brolati, alla quale propose di portare in auge il suo vecchio gruppo di cabaret "La Ghenga Fuoripista", con la quale ebbe un grande successo. E da lì in poi sempre una grande escaletion.


Come dice o come meglio consiglia Mistersiro: " per essere un artista bisogna imparare ad essere "artigiani" di se stessi, tutto ciò essendo sempre umili con chi ci sta vicino"

Non siamo tuttologi, importante mettere assieme idee con provenienze e conoscenze diverse; per una continua ricerca del “Nuovo”.

Artisti si è nell’animo e nell’energia che si riesce a sprigionare.

E... con queste perle di saggezza finale... lascio a voi qualche video

... giudicate voi.


Recensioni scritte a modo mio di Bresciani Enrico.


Alla prossima.



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