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Immagine del redattoreLuigia Tamburro

Nel buio della pandemia, scelgo di guardare la luna della mia Liverpool Street.



Due occhi grandi e sopracciglia che si alzano e si abbassano che mettono in evidenza l'entusiasmo e lo stupore di Andrea Cannas nell'incontrare Webradioitaliane. Una tenda blu fa da sfondo alla sue spalle, che sembra fare quasi da sipario nella nostra intervista.

Colpisce immediatamente la sua voce particolare e profonda.


Intervista a cura di Furio Morucci


Furio Morucci:

Andrea...tu sei proprio un cantautore doc, parlaci di te. Hai un brano nuovo che si intitola Liverpool Street. Parlacene un po'.


Andrea Cannas:

La canzone nasce nel periodo del lockdown; è una canzone dedicata al Coronavirus, alla situazione di una città che ti si svuota attorno, rompe i suoi ritmi e li perde, a vantaggio di un'umanità che si ritrova nella solitudine. Come poi viene raccontato nella canzone, è una morte che arriva. Sostanzialmente è un racconto di quella che è stata la mia sensazione di Londra nel 2020.


Furio Morucci:

Andrea Cannas cantautore come nasce?


Andrea Cannas:

Inizia da ragazzino, da quando avevo 14 anni, ho sempre suonato. A casa sentivo sempre i cantautori.


Furio Morucci:

Fino ad adesso chi ha ascoltato i tuoi brani che critica ti ha fatto?


Andrea Cannas:

Le critiche sono state più che positive. Le persone non si aspettavano di ascoltare certe atmosfere, come Liverpool Street che oscilla tra la lirica e la canzone musicale, sospesa tra la parola che duetta con la chitarra elettrica.


Furio Morucci:

Dimmi un cantautore, che ci sarà sicuramente ascoltando i tuoi brani, al quale ti senti molto vicino...


Andrea Cannas:

Io adoro tutti i cantautori che ci sono stati in passato, da Guccini a De André, Fossati, Bob Dylan, Cowen...tutti hanno formato la mia tela.


Furio Morucci:

Ci ascoltiamo Liverpool Street?


Andrea Cannas:

Certo!


CURIOSITA':

- Le riprese sono state eseguite dallo Shutterpoint studio di Londra;

- la creazione del videoclip è il frutto di una serie di ricerche personali dell'artista, anche in veste di editor, al fine di rendere al meglio le atmosfere da riprodurre in una perfetta simbiosi tra parola, immagine e suono;

- La luna simboleggia un luogo consolatorio sospeso, un'alba che ci riporta al pensiero di amici, parenti e persone care che durante il periodo del lockdown non potevamo incontrare;

- L'idea di vivere a Londra nasce dal momento in cui l'artista decide di voler imparare la lingua inglese.


Furio Morucci:

Apriamo un cassetto e tiriamo fuori un sogno...quale?


Andrea Cannas:

Tiriamo fuori un album! Un album per l'anno prossimo!


Furio Morucci:

I social come hanno preso un cantautore classico come te?


Andrea Cannas:

Non mi hanno preso molto, in quanto non riesco ad utilizzare i social per fare presenza.


Furio Morucci:

A Sanremo ci pensi?


Andrea Cannas:

Non credo che quelli di Sanremo pensino a me. In realtà non mi vedo tanto nella carriera di musicista, è una cosa che vedo più accanto alla mia vita. Se un giorno mi doveste vedere a Sanremo sarà sicuramente un evento "curioso".


Colpisce l'umiltà di questo grande artista, che scrive e fa musica senza aspettarsi un riscontro di fama e di successo, ma crea per il proprio gusto e soddisfazione personale, per nutrire e contemplare la sua anima, come un poeta fa con la luna.

Sono proprio queste persone appassionate a trasformare il buio di una pandemia e di una crisi in un'alba senza tempo.

Salutiamo Andrea Cannas in attesa del suo nuovo album!











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