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Immagine del redattoreRiccardo Russo

Sanremo 2022: cosa ci attende.

Aggiornamento: 3 mar 2022

C’è poco da stare allegri, il quattro Dicembre scorso Amadeus ha annunciato pubblicamente durante il TG1 delle 20:00 i Big che parteciperanno al Festival di Sanremo 2022:

Achille Lauro, Michele Bravi, Iva Zanicchi, Rkomi, Fabrizio Moro, Irama, Mahmood e Blanco, Giusy Ferreri, Giovanni Truppi, Emma, Aka 7even, Dargen D’Amico, Gianni Morandi, Ditonellapiaga e Rettore, Elisa, Noemi, Highsnob e Hu, Le Vibrazioni, Sangiovanni, Massimo Ranieri, La Rappresentante di Lista, Ana Mena.


È l’edizione dal cast di Big che hanno accumulato in totale 280 Dischi di Platino (un Disco di Platino certifica le cinquantamila copie vendute), di artisti fatti di visualizzazioni YouTube e ascolti mensili in streaming, di cantanti che hanno fatto la storia della musica in Italia e di gente che a detta degli addetti ai lavori, la faranno. È anche l’edizione che vede per la venticinquesima volta i Jalisse scartati, ma vi lascio uno screen di un loro post che spiega la loro posizione.


È anche il festival che segue al primo effettuato senza pubblico in sala (nel 2020 causa pandemia), costato secondo il web sui sedici milioni di euro e che farà guadagnare anche quest’anno al buon Amadeus la propria fetta (intorno alle seicentomila euro) così come per i co-presentatori rappresenta sulle cinquantamila euro a serata.

È sempre il festival di sedicenti produttori e vip-de-noi-antri che pur pagando centinaia di euro (il solo posto in platea per la sola finale costa €.660,00) fingono di essere stati invitati ora da tale testata giornalistica, ora da talaltra casa discografica.

È anche il festival dei tanti, troppi, mini-festival adiacenti che pur di includere la parola “Sanremo” nel loro nome si svolgono persino in improbabili location ma pur sempre nella città dei fiori. E via libera anche a cantanti e cantautori di tutti i generi che abbagliati pagano per un giro in Limousine con tanto di effige di radio-tizia o tv-caia per millantare poi la propria presenza durante la settimana del Festival.

Detto questo, la domanda che ci poniamo è “con quale criterio vengono scelti i partecipanti al Festival di Sanremo?” Ci piacerebbe pensare che sia stato l’ascolto dei brani a farla da padrone ma googlando poi le case discografiche e le agenzie dei partecipanti ci accorgiamo che Elisa, Sangiovanni, Mahamood, Rkomi, Emma, Blanco e Michele Bravi appartengono alla Universal Music Italia (Sugar), Gianni Morandi, Giusy Ferreri, Noemi e Fabrizio Moro alla Friends & Partners, Achille Lauro e Irama alla Warner Music Italy e senza voler cercare gli altri, parrebbe tutto lottizzato, ripeto, parrebbe.

Certo è invece che buona parte dei partecipanti è scelto perché ha un notevole seguito dimostrabile sui social e solo una parte è alla ricerca di nuova luce. Ancora più certo è che la buona musica prodotta in Italia, da Sanremo spesso non passa nemmeno e in molti casi non viene neanche considerata da quest'ultimo proprio perché i criteri di scelta non tengono quasi per niente in considerazione la qualità della stessa in favore di criteri decisamente più opinabili.


Ad ogni modo noi saremo qui a commentare, gioire e se occorre anche soffrire assieme agli artisti che in buona sostanza sono ciò di cui davvero ci importa.

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