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Sanremo 2022 epilogo: perché "Brividi" di Mahmood e Blanco ha avuto così tanto successo.

Aggiornamento: 4 mar 2022


Prima di tutto c'è da specificare che entrambi gli artisti erano già famosi e apprezzati dal pubblico giovanile e non, ancora prima di partecipare al Festival.

I due, infatti, navigano sulla cresta dell'onda: le loro canzoni vantano milioni di visualizzazioni ed in radio sono quelle che vengono maggiormente trasmesse.

Blanco vanta collaborazioni importanti con Marracash, Madame e Salmo; allo stesso modo Mahmood con Gemitaz e Madman, Marracash, Sfera Ebbasta, Fabri Fibra e per ultimo lo abbiamo visto duettare con Elisa nella canzone Rubini, che in radio sta spopolando moltissimo.

I loro percorsi musicali sono simili, seppur i loro timbri vocali sono differenti, ma insieme creano un mix vincente.

A loro favore c'è che riescono a distinguersi sempre. Uno dei loro segreti per me è l'imprevedibilità nella scelta e nella scrittura delle canzoni. La loro è una capacità molto diretta di comunicare sentimenti ed emozioni con una semplicità travolgente, genuina. I loro brani non sono mai l'uno uguale all'altro, ma lasciano l'ascoltatore stupito e meravigliato.

Ora immaginati due colossi del genere nel loro stile e metteteli insieme.

Io sinceramente avevo letto la vittoria già leggendo i loro nomi.

Sono stati intelligenti a non scegliere invece di cantare l'uno contro l'altra.

La cosa che più colpisce è che già dalla prima serata e dal primo ascolto questa canzone aveva preso l'anima delle persone.

Stavano già tutti cantando questa canzone e sui social è spopolata inevitabilmente, tanto che anche io non ho aspettato altro che trovare la base su youtube per cantarla.

Su questa piattaforma tra l'altro il brano può già vantare 10 milioni di visualizzazioni, che aumenteranno progressivamente non appena avrò pubblicato questo articolo.

Ma c'è dell'altro: il successo dei due artisti è dovuto anche dalla creatività e originalità con cui hanno ideato il videoclip (insieme ai professionisti del montaggio e della regia ovviamente), che narra due storie d'amore, quella di coppia e le loro dinamiche, ma anche la nascita di una storia di un'amicizia intensa, che inizia in un momento non classificabile e definibile. Quello che attrae di questo video è l'estrema qualità delle scene, l'intensità delle inquadrature che sono arricchite da dettagli e sfumature emotive. Bellissima la citazione finale ad un grande film degli anni 80' di Spielberg, ET, quando i due ragazzi volare con le loro bici di diamanti nel cielo.




Un'altra caratteristica che sicuramente ha fatto in modo che i due vincessero il Festival è che fossero due ragazzi che parlavano esplicitamente del loro reciproco amore (inteso in senso ampio) e non ,come siamo più abituati a vedere, un uomo ed una donna.

Già l'anno scorso aveva emozionato tantissimo il duetto amoroso tra Damiano dei Maneskin e Manuel Agnelli che cantavano Amandoti di Gianna Nannini.

Questa scelta è sicuramente piaciuta al pubblico dell'Ariston ed al pubblico da casa.

Anche durante la serata delle cover i due artisti hanno puntato sull'imprevedibilità, in quanto nessuno si aspettava come avrebbero interpretato il cielo in una stanza di Gino Paoli due personalità così distanti e contemporanee come loro. Hanno fatto spettacolo senza essere prevedibili.

E durante l'ultima performance ci hanno fatto sognare, portando sul palco e mettendo a nudo i loro sogni, le loro, appunto, bici di diamanti.






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