E siamo giunti alla terza serata in cui gli artisti hanno ricantato le loro canzoni. Il mio parere non cambia, per me la vittoria se la contendono Blanco con Mahmood ed Irama.
Tra i volti giovani mi piace molto Matteo Romano che si distingue per educazione ed umiltà.
Ma passiamo a commentare l'andamento della serata, facendo alcune osservazioni:
DRUSILLA FOER:
Secondo me la sua presenza ha scavalcato un po' tutti. Dal primo momento che è scesa dalle scale ha illuminato il palcoscenico e ha rubato la scena immediatamente.
Drusilla ha qualcosa di affascinante e coinvolgente. E' quella cosa che pochi artisti hanno e che conferisce loro il potere di far voltare il pubblico appena si presentano.
Sin dal primo sketch in cui fa il suo ingresso, l'artista brilla grazie ad un mix di femminilità, ironia e senso dell'umorismo che ha dato un'aria di freschezza ed autenticità a questa serata. Divertentissima e ben riuscita la scena iniziale in cui lei si rifiuta di interpretare il ruolo "congelato" di valletta, perché lei rappresenta e sa dare molto di più di questo.
La vediamo eseguire un ulteriore scenetta comica in cui è vestita da zorro, giocando sul concetto di travestimento attraverso battute autoironiche che dimostrano come l'artista sappia non prendersi troppo sul serio, ma al tempo stesso trasmette una grande determinazione di quello in cui crede. Ma sicuramente il momento più poetico della serata è stato il monologo che ha recitato a conclusione del Festival.
Un discorso che aveva il sapore della verità, che parlava di fragilità umana. Drusilla ha saputo comunicare attraverso il suo stesso stato emotivo il sentimento dell'empatia tra gli esseri umani senza scadere nei pietismi o nel sermone. Ed è proprio questo che rende unica questa donna, perché rende straordinario ed interessante tutto quello che dice, perché è il modo di esprimersi che fa la differenza.
Adesso commenterò e mi soffermerò in breve solo su alcune performance che hanno suscitato la mia attenzione per diversi motivi:
ACHILLE LAURO
Ha cambiato abito, ma non c'è stata un'evoluzione nella sua performance. Questa volta accenna un gesto autoerotico, sbottonandosi i pantaloni. Niente di nuovo insomma.
IVA ZANICCHI
Non voglio commentare la sua esibizione, ma volevo evidenziare che la sua smania di essere simpatica e fare battute a tutti i costi per riempire la scena la porta talvolta ad essere fuori luogo e indelicata. Di cattivo gusto la battuta che ha fatto a Drusilla sull'avere "tante cose più di lei".
A cosa alludeva lo abbiamo intuito tutti. Battuta che non ci stava in quel contesto.
RETTORE E DITONELLAPIAGA
Ho notato che tra loro due non c'è poi tutta questa "chimica" di cui parla la canzone e la performance sul palco ne subisce le conseguenze. I due timbri vocali d'altronde non si fondono ed equilibrano perfettamente.
Assisteremo ad una nuova lite, come quella accaduta ad inizio serata dietro le quinte?
IRAMA
Posso riconfermare che la sua è una delle esibizioni migliori del Festival. Emozione pura.
BLANCO E MAHMOOD
Riconfermo anche qui la mia preferenza per questi due artisti. Di questa serata ho apprezzato anche l'interpretazione e le espressioni del volto che hanno valorizzato il significato della performance.
ELISA
Ho notato che ha scelto di vestire in bianco anche questa volta. L'ho riascoltata in questa terza serata e ì posso dire ancora una volta che non mi ha convinto. Uno dei motivi è sicuramente che esiste un brano che ha le stesse sonorità di questa canzone. Si tratta di I believe i can fly di R.Kelly. E preferisco ascoltare quest'ultima che quella cantata da Elisa.
NOEMI
Apprezzo moltissimo lo stile e l'eleganza di questa donna, ma la canzone non mi convince, anche se considero il suo timbro interessanti sotto certi aspetti.
Bene, termino qui le mie considerazioni per il momento. Attendo con entusiasmo la quarta serata dedicata alle cover e ai duetti!
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