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Sanremo 2024 lo vince "La noia"



L'edizione numero 74 del Festival di Sanremo si è conclusa e, come spesso accade, si è conclusa con una vittoria annunciata; da giorni, se non da mesi, il totoSanremo informava che a vincere sarebbe stata una donna, e così e stato:

Il novero delle possibili vincitrici era ristretto ad una manciata di nomi, Angelina Mango, Annalisa, Alessandra Amoroso ( guarda caso tutte facenti parte della Scuderia di Amici ) alle quali, decisamente meno quotata, veniva aggiunta Loredana Bertè.


Pronostico rispettato, ha vinto Angelina Mango con il, brano "La noia" che si aggiudica anche il Premio della Sala stampa Lucio Dalla.




E gli altri favoriti?

Annalisa si classifica terza, alle spalle di Geolier, vero underdog di quest'edizione, e davanti a Ghali ed Irama mentre, Amoroso e Bertè ( che si aggiudica il Premio della critica Mia Martini ), si piazzano poco fuori dalla cinquina finale.


Ha vinto "La noia", in tutti i sensi... Il titolo della canzone regina di questa edizione della kermesse sanremese è la perfetta summa dello spettacolo proposto durante le cinque, interminabili, serate.

La noia ha vinto perché la maggioranza dei brani portati in gara ha la stessa costruzione musicale, tutta appiattita verso la spasmodica ricerca del ritmo, della ballabilità a tutti i costi e della riuscita dal punto di vista radiofonico nel breve periodo.

Come ho già avuto modo di dire durante le dirette di Webradioitaliane (a proposito, un grazie a Riccardo Russo e Silvia Dini, miei compagni di viaggio in quelle dirette, e a Max Fuoky, regista delle stesse), a mio modesto avviso, sono tutti brani che hanno una data di scadenza, nessuna delle canzoni diverrà un classico ma, quasi tutte, godranno di Heavy rotation sulle radio generaliste, bene, obiettivo raggiunto.


TOP & FLOP

Tra i top di quest'edizione è d'obbligo inserire la vincitrice che, soprattutto grazie a quanto fatto durante la serata delle cover, ci fa sperare grazie alle sue capacità vocali ed interpretative di poter diventare un' interprete raffinata, sempre che le vengano affidati brani di ben altro livello rispetto a quello presentato quest'anno.

Altro Top è Ghali che non ha rinunciato ad un testo significativo e che, sempre durante la serata delle cover, ha omaggiato più e meglio di quanto fatto da Mammarai un grande del Festival come Toto Cutugno.

Terzo ed ultimo nome tra i top, per me, è quello dei Santi Francesi che sono stati gli unici ad aver presentato qualcosa di diverso dagli altri concorrenti, qualcosa dal respiro un po' più internazionale, con un testo sicuramente non per letterati ma con un sound gradevole e particolare conditi da un vocalità molto più che apprezzabile.


La Bertè non l'ho citata trai top perché non serve, Loredana è tra i top sempre e comunque...


Veniamo ai Flop,

ahimè il flop più grande è quello dei Negramaro, canzone inutile sotto ogni punto di vista e, a peggiorare il tutto, ci ha pensato la loro versione de "La canzone del sole" durante la serata dedicata alle cover, bocciatissimi... Naturalmente venderanno tanto perché le fanbase sono formate da adepti più che da ascoltatori.

Altro flop la coppia Nek e Renga che, con un brano proprio bruttino, non colgono l'occasione di fare qualcosa di innovativo sfruttando le loro doti di grandissimi cantanti... facciamo una prova, qualcuno di voi ricorda la loro canzone?

Ultimo flop è quello di Gazzelle, la sua canzone è davvero poca cosa, lui rappresenterebbe l'Indie, il che significa che dovrebbe farmi venire la voglia di andarmi a cercare nell'underground gli altri suoi pezzi e quelli dei suoi colleghi, pezzi cantautorali, pezzi non radiofonici, pezzi non mainstream... Beh, questa voglia non mi è venuta, e a voi?


Lo spettacolo


Le cinque serate si sono svolte in maniera piuttosto lineare, senza colpi di scena o polemiche tipiche del Festival, l'unico "caso" è stato il brano interamente cantato in napoletano da Geolier che si è poi classificato secondo, il brano in questione è francamente bruttino ma lui ha raggiunto il suo scopo, si parla di lui e il pezzo sarà sulla bocca di tutti per un po', fino alla famosa data di scadenza di cui ho scritto prima...


La palma del trash la vince il siparietto con John Travolta, davvero un punto bassissimo mentre, il punto più alto, ça va sans dire, è stato raggiunto con l'esibizione di Giorgia che ha ricordato ha tutti cosa voglia dire saper cantare ed interpretare su di un palco, meravigliosa.


Altro momento infelice si è avuto col ritorno dei Jalisse, nuovamente umiliati tra i risolini compiaciuti dei conduttori che hanno avuto la bella pensata di farli esibire con "Fiumi di parole" attorno alle due del mattino... peccato però che la Drusian canti meglio della maggioranza degli artisti in gara, insomma un autogol.


Al termine di tutto ciò chiudiamo il sipario sul Festival con le ultime considerazioni,

ha vinto, come quasi sempre, chi si sapeva avrebbe vinto

chi ha già un nome continuerà a vendere pur avendo fatto una magra figura

chi doveva, e voleva, farsi conoscere ha raggiunto il proprio obiettivo

Insomma, questo Festival accontenta tutti, tranne la Musica...


Urge un cambio di rotta, perché così è Autodistruttivo





2 Comments


Guest
Feb 11

Quando uno è competente.... è competente

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Guest
Feb 12
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Grazie mille, troppo gentile

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