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Immagine del redattoreGiusi Benigno

Sicily: Pino Daniele e l'incontro con Chick Corea

Pino Daniele nacque a Napoli, il 19 marzo nel 1955, è stato un grande cantautore, chitarrista e compositore italiano, uno degli artisti tanto amati è rimasto nel cuore di tutti, per la musica, le sue canzoni che commuovono, smuovono sentimenti, eh si, fanno riflettere. Tra le tante sue canzoni io ho scelto Sicily.

"Sicily" è un pezzo strumentale di Chick Corea registrato nell'album "Friends" uscito nel 1978.

Nel 1993, dall'incontro tra Pino Daniele e il pianista nasce la versione registrata in "Che Dio Ti Benedica": Pino ne scrive il testo e con Corea ne cura la produzione e un nuovo arrangiamento.

Il brano è dedicato alla Sicilia, terra d'origine di Chick Corea e luogo molto amato da Pino (come da lui stesso dichiarato in molte occasioni).


È stato facile per Pino Daniele immedesimarsi nella realtà siciliana, per tanti versi simile a quella campana, dato che in fondo le problematiche legate alla città di Napoli sono simili a quelle presenti nella terra di Sicilia, per questo Pino Daniele percepisce questo profondo senso di condivisione con il popolo siciliano, pur non appartendovi per diritto di nascita.

Nel testo del brano, si avverte un accorato grido di speranza da parte dell’autore, che auspica un pronto ed immediato riscatto delle genti sicule dalle tante questioni sociali ancora irrisolte e che lo affliggono da tempi ormai immemori.

Le questioni che generano quel profondo senso di impotenza e d’inutilità che traspare nel primo versetto di Sicily: “Un posto ci sarà per questa solitudine, perché mi sento così inutile davanti alla realtà...”

Nel testo traspaiono con tutta la loro intensità gli elementi, i luoghi e i sapori della terra di Sicilia: il vulcano Etna, che da sempre si erge come un dio del fuoco, il mare che la circonda e che nella sua incredibile bellezza e varietà rappresenta una delle maggiori ricchezze di quest’isola.


Pino Daniele ha ben presente lo stato di abbandono di questa splendida terra, trascurato da sempre da chi avrebbe dovuto prendersene cura, tanto che ben due volte ripete, nel testo: “Sicily terra e nisciuno”

E poi, ancora, l’affabilità e la squisita ospitalità dei siciliani, e perché no, la genuina bontà dei piatti e dolci tipici di questa terra.

Un posto bellissimo, che è capace di far innamorare di sé siciliani e non, tanto che Pino ripete anche qui per ben due volte “io son pazzo di te 'e chesta furtuna…”.

Una fortuna aver avuto la possibilità di amare la Sicilia, pur con tutte le sue contraddizioni, o forse anche in forza delle sue contraddizioni, lo splendore a pochi metri dal degrado, la magnificenza gomito a gomito con lo squallore, in un unicum indistricabile.

Un posto dove Pino diceva che la speranza ha ancora il diritto di cittadinanza. E noi vogliamo credere che lui avesse ragione, anche in questo.


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