Anche la terza serata della 74esima edizione del Festival di Sanremo 2024, delle cinque previste, si è conclusa a tarda notte. I voti di pubblico e radio hanno decretato questi primi cinque, tra i 15 cantanti che si sono esibiti durante la serata:
Angelina Mango - La noia
Ghali - Casa mia
Alessandra Amoroso - Fino a qui
Il Tre - Fragili
Mr. Rain - Due altalene
Praticamente un assortimento di brani di buona resa radiofonica e di stili che accontentano tutti i gusti. Belli? Questione di gusti ovvio! ma è difficile immaginare che possano diventare successi indimenticabili.
“La noia” di Angelina Mango, sulla carta fra i possibili vincitori della kermesse, è una canzone pop con ritmo etnico che lei interpreta con grande bravura.
“Casa mia” è un tipico rap di Ghali che gioca facile a riscuotere il gradimento della generazione X.
"Fino a qui” un brano melodico che Alessandra Amoroso abbellisce e interpreta al massimo grazie alla maturità vocale ed espressiva, rendendolo papabile in modo trasversale fra le generazioni,
“Fragili” di Il Tre (devo ammettere che è la prima volta che ascolto un suo brano...) si propone come mix di rap e pop sul tema dell’amore,
“Due altalene” di Mr Rain è una ballad sul tema della perdita, che lui dedica a due fratellini uccisi dal padre, ma musicalmente non porta nulla di nuovo, sembra un po' il sequel di altri suoi brani.
Fra tutti ho scelto di riascoltare Angelina Mango
e il brano de Il Tre
Musica a parte, diciamolo subito, la serata è andata un po’ così-così, perché… tutto ha funzionato abbastanza bene, senza le attesissime gaffe eclatanti che (ci) fanno parlare. e sono il sale e il pepe della manifestazione. Un male necessario per creare interesse di contorno, alzare gli ascolti.
Sanremo, con i suoi pregi e difetti, è uno spettacolo completo, articolato, attuale, un fenomeno di costume importante, un trampolino per promuovere la cultura musicale dentro e fuori il nostro Paese. Ma non solo. E’ uno spettacolo che probabilmente non sarebbe così seguito se filasse sempre tutto liscio.
Il pubblico da un lato si gode canzoni e show, ma nel suo intimo ciascuno spera nell’imprevisto che dia un guizzo e renda ogni edizione memorabile. Hic sunt leones!
In apertura il magnifico coro dell’Arena di Verona ha cantato “Va pensiero” di Giuseppe Verdi: il conduttore Amadeus lo ha annunciato come una famosa “area” (anziché “aria”), è solo un piccolo lapsus che ci ha strappato un sorriso, nulla in confronto al siparietto del Ballo del qua qua, che ha dominato nella serata precedente, con strascichi! (vedere l’articolo sulla seconda serata per saperne di più)
Durante la terza serata le esibizioni delle canzoni in gara, secondo la formula consueta, sono state alternate ad ospiti, e collegamenti con i palchi in esterna e con Fiorello. Lui in particolare, per minimizzare un po’ le critiche per aver messo in imbarazzo (forse) John Travolta, ha scherzato a proposito di una denuncia da parte dall'associazione papere. Sempre con il suo tono giocoso, ha dichiarato di adorare i Ricchi e poveri, e ha invitato tutti al suo segnale a scatenare… Mamma maria.
Godibilissima la presenza della co-conduttrice, la comica Teresa Mannino, che dopo aver riso con Amadeus per la loro comune dotazione di un naso “importante”, ha alleggerito i toni con la sua solita verve, coinvolgendo a più riprese il pubblico, agitando le immense maniche piumate della blusa, distribuendo fiori e battute un po’ su tutto: ha definito Sanremo un grande carnevale, che dura un mese intero da quanto se ne parla ben prima che inizi. Ha poi fatto un monologo, lieve ma pungente, sulla, pessima, capacità dell’uomo di rovinare il pianeta a differenza degli animali: le formiche non hanno mai fatto danni eppure sono sulla terra da milioni di anni, lo stesso gli scimpanzè con cui l’essere umano condivide il 98% del patrimonio genetico. E ha rivelato che il 60% dei nostri geni sono comuni con quelli delle… banane! sarà il motivo per cui si dice che ci siamo sbucciati le ginocchia cadendo?
Ma anche momenti seri. Si è parlato dell’emergenza delle morti sul lavoro, quando Massini e Jannacci hanno cantato “L’uomo nel lampo”.
L'ospite internazionale, Russel Crowe, si è esibito con la sua band (notevole l’assolo di tromba) e alla fine ha mimato il Ballo del qua qua, dimostrando buona dose di ironia.
Gianni Morandi, inossidabile, canta “C’era un ragazzo che come me” in maniera impeccabile, e alla fine, anche lui non resiste alla voglia di scherzare, dicendo che vuole ballare il Ballo del qua qua…
Viene da chiedersi se la formula della manifestazione sia ormai un po' ripetitiva e abbia esaurito la sua energia, e se sia il momento di pensare ad un rinnovamento nel format o in altri aspetti.
Ci sono, a mio parere, alcune debolezze che spero troveranno d'accordo altri con me.
Ad esempio, è un evento troppo lungo, faticoso anche da seguire: perché non accorciarlo un po’?. Non dobbiamo mica fare una maratona, ‘ci vuole un fisico bestiale’ per seguirlo interamente, fra festival e il dopo festival “Aristonello”. Ciononostante gli appassionati e fedelissimi non si scoraggiano e si scopre che moltissimi altri lo seguono, anche se lo ammettono pubblicamente con riluttanza.
Si potrebbe anche renderlo più rappresentativo dell’italica cultura musicale, nella sua qualità e varietà. La professionalità dei cantanti in gara anche quest’anno è visibile e indiscutibile, ma le trenta canzoni sembrano risentire di un certo appiattimento creativo che lascia la sensazione che non sia rappresentata la ‘vera’ musica italiana ma solo ciò che il mercato impone.
Infine, un tema che mi sta a cuore: perché non mettere una donna al comando? Giorgia, durante la seconda serata è stata bravissima a co-condurre, ma come lei molte altre sarebbero idonee! Altrimenti, tutti i discorsi sulla disparità di genere che ogni anno ricorrono restano solo parole.
Sanremo continua, la serata di venerdì è dedicata alle cover e poi sabato l'attesissima finale,
Tutti invitati a collegarvi sabato, dalle 20:30 alle 21 per seguite i "CritiCanti" programma di approfondimento e Critiche 👿Negative e 😉Positive riguardanti il Festival di Sanremo #sanremo. Avremo in collegamento anche WEB RADIO NETWORK (proprio da Sanremo) e RADIO +39 dalla redazione di Ibiza per conoscere come lo vivono gli italiani all'estero.
E noi ci saremo.... perché Sanremo è Sanremo!
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