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Immagine del redattoreSabina Esposito

Una stella di nome Gal Costa.

Ci sono stelle che riescono a brillare anche sulla terra. Stelle che non si spengono neanche quando la loro luce raggiunge il cielo. Una di esse si è spenta qualche mese fa, più precisamente il 9 novembre, all'età di 77 anni. Una stella brasiliana come poche: Gal Costa.


Era un'icona del tropicalismo ( movimento culturale e musicale nato negli anni 60 in Brasile) ed era nota per aver prestato la sua voce a brani come "Aquerela do Brasil" di Ary Barroso.

Chi non conosce questo brano? Tutti l'abbiamo intonata almeno una volta nella vita!

Gal ha prestato la voce anche per "Dindi" di Tom Jobim, "Que Pena" di Jorge Bender e "Baby" di Caetano Veloso e Gilberto Gil.

La notizia della sua scomparsa è arrivata come un fulmine a cielo sereno, sconvolgendo tutti i suoi fan.


In un primo momento l'accaduto è stato riportato da Il Messaggero e riferito anche dall'ufficio stampa della cantante: la scomparsa è stata addebitata ad un infarto fulminante nella sua casa di San Paolo, ma poi è stata smentita in un secondo momento. Fatto sta che abbiamo perso un vero talento. Da quanto appreso sembrerebbe che la cantante brasiliana avesse subito un intervento chirurgico al naso per rimuovere un nodulo dalla cavità nasale destra, in seguito a ciò ha preso una pausa dai concerti.


Ma chi era Gal Costa?

Gal Costa è stata una delle principali artiste ad esportare il nome del Brasile nel mondo.

Nata il 26 settembre del 1945, a Salvador de Bahia, era tra le più grandi voci brasiliane. Stava svolgendo una tournée in Brasile in cui rivisitata grandi pezzi degli anni 80.


Al Festival di Sanremo del 2008 duettó con Sergio Cammariere nel brano "L'amore non si spiega ".


Cinquantasette anni di carriera e una sola certezza: Gal Costa è stata una leggenda della musica brasiliana. Una stella che continuerà a brillare a ritmo di musica.


Per ricordarla... ascoltate questo brano, sicuramente lo conoscete,




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