Può sembrare un gioco di parole ma è concretamente più facile avviare una webradio virtuale che virtualmente pensare di mettere su una radio fm. Con la giusta strumentazione ordinata sul web e qualche clic per l’acquisto di Server e diritti Siae si va dritti verso la possibilità di esistere come radio su internet con tutto il mondo come pubblico a propria disposizione.
Per questa ragione tutte le radio che esistono in fm tendono a crearsi una controparte sul web e forse si può ipotizzare che, col tempo, traslocheranno definitivamente su internet? Internet will kill the radio star? Nonostante il confronto tra numeri non paragonabili, le proporzioni rimangono quasi invariate: le regioni che tendono ad avere più stazioni fm hanno il maggior numero di webradio. Bisogna considerare che mentre le .fm hanno dei confini stabiliti dai loro ripetitori, le webradio non hanno questo tipo di limitazione quindi le potenzialità di queste ultime sono ancora probabilmente inesplorate.
E’ un altro modo per dire che le webradio e le radio tradizionali nascono e muoiono con diversi ritmi e con diverse strutturazioni di partenza. Non è sbagliato immaginare che le webradio potrebbero diventare un ennesimo canale per la gente comune in solitaria o per gruppi di persone dislocate in posti diversi del pianeta per creare fenomeni intra ed internazionali.
Per l’uomo comune, appassionato, amatoriale o professionista ci sono parecchi media da sperimentare tra le varie piattaforme, facendo diventare la webradio un campo da gioco in cui portare la propria idea di arte e visibilità.
Io potrei essere benissimo un artista che si sponsorizza sui Social, strimma su twitch.tv, pubblica video su Youtube, spopola su tik tok e trova nel webradio e nella creazione dei podcast un altro media, un altro codice, dove creare e sperimentare.
Circa una trentina sono le radio .fm nazionali mentre le restanti 1700 sono legate alle regioni dall’etere delle onde radio ( circa 1000 solo nel Lazio e nella Lombardia) ma le loro controparti web si slegano da questi confini. La distanza tra pubblico e radio si è praticamente dissolta e quello che conterà per la sua riuscita o meno sarà un mix di qualità, sponsor, fortuna e abilità nel muoversi nell’oceano web.
Non escluderei che le radio che surfano esclusivamente sulle onde radio potrebbero trovare in futuro il loro valore in più nella riservatezza e nella privacy (forse chissà, anche nella libertà di espressione ) con lo stesso fascino ed utilità che hanno i vinili rispetto ai file digitali. O forse verranno archiviate, come le televisioni con il tubo catodico? Dal canto suo le webradio continueranno a trasformarsi insieme a internet, in maniera deliziosamente imprevedibile. Cercate le webradio della vostra regione su webradioitaliane.it e scoprite quali non esistono in .fm!
MAPPE A CONFRONTO (FM e Webradio)
Un carissimo saluto da Tony Esposito e della mia Radio Emozioni Live da Bruxelles https://play.server89.com/radioemozionilive/