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Immagine del redattoreLuigia Tamburro

William presenta il suo album "Rinascere" in cui racconta come ha ricominciato a vivere nel mondo.

William è stato già nostro ospite con il brano Odiare tanto ed ora si ripresenta a Webradioitaliane, collegandosi sempre dal suo studio colorato. In evidenza appare subito la parete colorata da cui emergono quadri organizzati in un ordine molto interessante e particolare. Sullo sfondo emergono le figure di due gatti neri davvero simpatici. Il resto della stanza è circondato da dischi, videocassette, un pc, delle casse ed uno stereo che lasciano intendere che quello è il posto giusto per creare la musica.


Intervista a cura di Riccardo Russo.





R:

Spiegaci la copertina ed il concetto che c'è dietro l'album.


W:

Questo album nasce quando ho fatto, nel 2021, un intervento per dimagrire, che mi ha fatto tornare la voglia di vivere e quindi mi ha fatto rinascere. Ho perso 30/35 kg.

L'idea è quella di raccontare un nuovo William e di come vivo oggi nel mondo. Di conseguenza ho voluto anche mettere una pietra sopra sul vecchio me stesso. Ho affrontato tante difficoltà per essere una persona nuova e positiva. In questo disco parlo di questo.


R:

I brani affrontano quindi diverse tematiche?


W:

Sì, ogni brano ha una sua storia, un tema principale. L'album contiene anche i miei tre singoli, odiare tanto, il tuo richiamo e 730 giorni.


R:

Ricordiamo a questo punto tutti i titoli dell'album.


W:

L'album si apre con 52 che parla di tutto il mio percorso di vita fino ad oggi, in cui parlo soprattutto dei molti problemi che hanno segnato la mia adolescenza; poi ci sono i miei tre singoli, odiare tanto, il tuo richiamo e 730 giorni. C'è anche il pezzo che dà il titolo al mio album, che è appunto Rinascere, in cui parlo del coraggio che ho avuto ad allontanarmi da alcune persone che mi hanno fatto stare male. Un altro brano è dedicato ai miei animali, dal titolo particolare, Bau Miao, molto divertente e dance; Poi c'è Olena, che è il nome di una bambina ucraina, che affronta il problema della guerra nel suo paese. Manu, invece, è dedicato alla mia amica d'infanzia, che descrive il nostro legame indissolubile; e ancora abbiamo il tuo richiamo, dedicato al mio compagno. Ed infine Ei tu, che racconta l'incontro con Fabio.


R:

Presentaci il tuo brano.


W:

Il brano si intitola 730 giorni e racconto il rapporto speciale che ho sempre avuto con mia madre, ma il significato si può espandere a tutti coloro che hanno un legame affettivo molto forte con qualcuno.





R:

Raccontaci il processo creativo.


W:

Il testo l'ho scritto in un giorno, mentre per quanto riguarda la musica ho voluto utilizzare un ritmo allegro, perché volevo trasmettere la simpatia e la dolcezza di mia madre.


R:

Ho trovato anche delle citazioni di Battisti e Venditti...


W:

Non ci avevo pensato, ma sicuramente inconsciamente mi hanno influenzato, perché fanno parte di quel cantautorato che sentivo da piccolo.


R:

E per la produzione?


W:

Mi autoproduco io con l'utilizzo di loop che assemblo a mio piacimento.


R:

Nel videoclip si vede una giovane donna...


W:

Nel video ho voluto inserire la figura di una ragazza giovane, bella e forte, come era mia madre. Instancabile e sempre pronta per la sua famiglia fino a che, purtroppo, non si è ammalata.






APPRONDIMENTI:


- Come il nuovo William si è riapprocciato al mondo?


Con una grande forza che ho trovato grazie alla decisione di fare un intervento per perdere peso e per risolvere alcuni importanti problemi di salute. Il mio nuovo fisico mi ha fatto scoprire il vero William; grazie a questo ho trovato anche il coraggio per raccontare alcune vicende personali attraverso le mie canzoni e mi sono sentito finalmente libero.


- Come vi siete conosciuti tu e Fabio?


Io e Fabio ci siamo conosciuti in un locale durante un mio concerto; era il 2009 e da allora non ci siamo lasciati più!


- Mi ha incuriosito molto il titolo del brano “il tuo richiamo”. Che cosa volevi intendere?


Con il titolo “IL TUO RICHIAMO” ho voluto rappresentare proprio l'incontro con Fabio, che è avvenuto in un periodo un po' delicato della mia vita; è come se lui mi avesse inviato proprio un richiamo per farmi cambiare strada e per farmi ritrovare una vita felice.


- Nel videoclip del brano che ci hai portato, “730 giorni”, vengono rappresentati diversi fiori. Che significato simbolico hanno?


“730 GIORNI” è dedicata a mia madre, che purtroppo non è più con noi. Nella bellezza dei fiori rivedo il suo volto, la sua bellezza e la sua simpatia.


- Da dove nasce la tua passione per la musica dance?


Premetto che ascolto musica a 360 gradi, passando dalla classica e dall'opera fino ad arrivare al Metal. Da ragazzo mi piaceva ballare e la musica dance mi dava energia e mi faceva sentire felice. E' uno stile musicale che mi piace quindi utilizzare anche nelle mie canzoni.


- Raccontaci che tipo di legame avevi con tua madre.


Con mia madre avevo un legame molto profondo; quando è scomparsa anche una metà di me se n'è andata con lei... ci capivamo con un solo sguardo. Conosceva tutto di me, anche senza che io glielo raccontassi. E sosteneva con forza la mia passione per la musica. Ricordo che molto spesso cantavamo e ballavamo insieme... sono questi i momenti che ricordo di più.


- Come ti sostiene Fabio nel tuo stile di vita da artista a 360 gradi?


Fabio è il mio primo sostenitore. Molto spesso discutiamo, perché la mia passione artistica mi distrae a volte dagli impegni famigliari. Nonostante questo non smette mai di incitarmi a continuare. E' a lui che faccio sentire sempre per la prima volta le mie canzoni. E lui è il protagonista di molte canzoni che ho scritto.





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